Rimini | Turismo, Galli: L'interesse di Costa richiama il sistema a un salto di qualità
La provincia guarda con interesse e un pizzico di soddisfazione “la notizia dell’assemblaggio sotto un’unica proprietà (il Gruppo Costa, ndr) della maggioranza dei parchi tematici della Riviera di Rimini", che definisce "la più importante degli ultimi anni in materia di politica turistica locale". Secondo l'assessore Fabio Galli "gli effetti di questa ‘rivoluzione’ sono potenzialmente rilevanti e profondamente incidenti sull’industria dell’accoglienza riminese, non solo in considerazione del volume territoriale di affari prodotto: siamo intorno al milione e mezzo di biglietti staccati ogni anno, per un fatturato complessivo diretto superiore ai 50 milioni di euro".
Ricorda Galli che il Gruppo Costa è "un’azienda leader nel segmento loisir che sceglie di investire sul nostro territorio. In tempi in cui si fa un gran parlare di imprese che se ne vanno (dall’Italia come da Rimini), credo vada ampiamente valorizzata e analizzata questa iniziativa, interpretandola anche come segnale di persistente appeal dell’area riminese: neanche un pazzo investirebbe milioni di euro su strutture ubicate in zone che hanno scarse prospettive di ritorno economico". Importanti secondo Galli sono anche le ripercussioni dal punto di vista della visibilità della riviera anche all'estero grazie all'imponente macchina promozionale del Gruppo.
Adesso sottolinea Galli il sistema Rimini è chiamato a un salto di qualità. "Probabilmente sarà necessario confrontarsi da subito con il Gruppo Costa, cercando di imbastire una collaborazione che vada al di là di un semplice spot. La scommessa del Gruppo Costa sui parchi (e sul territorio) riminesi chiama il comparto turistico locale a pensare diverso in termini di promo-commercializzazione rispetto a quanto fatto sino ad ora: si tratta di una enorme opportunità, che potenzialmente vale molto di più di qualunque risorsa pubblica possa essere individuata e investita, che questo territorio ha il dovere di non farsi sfuggire per inerzia o altro”.